
Frutta fuori stagione e ordini last minute: un'illusione da miliardi
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Frutta fuori stagione e ordini last minute: un'illusione da miliardi
Cosa hanno in comune una fragola a gennaio e un ordine online fatto il venerdì sera che arriva il sabato mattina?
Entrambi sono prodotti di un sistema costruito per farci dimenticare che esistono i tempi naturali.
Viviamo in un’epoca dove tutto è a portata di clic, dove la gratificazione deve essere istantanea, dove non c’è tempo di attendere. Eppure, ogni forzatura ha un costo, anche quando non lo vediamo.
La frutta fuori stagione esiste solo perché ci sono multinazionali capaci di coltivarla artificialmente in altri emisferi, conservarla per settimane, trasportarla in celle frigorifere e farla sembrare "fresca" al nostro supermercato.
Allo stesso modo, gli ordini last minute vengono esauditi solo grazie a una logistica disumanizzante, basata su robotica, turni massacranti, e piante trattate come pacchi di biscotti.
E tutto questo funziona.
Non solo perché è tecnicamente possibile, ma perché ci hanno abituato a desiderarlo.
Il gusto dell'abitudine (costruita)
Quando possiamo avere fragole tutto l’anno, cominciamo a pretenderle tutto l’anno, dimenticando quanto siano straordinarie solo in primavera.
Quando possiamo ricevere qualsiasi cosa in 24 ore, iniziamo a rifiutare tutto ciò che richiede tempo.
Queste non sono preferenze autentiche. Sono preferenze indotte.
Un gioco di manipolazione ben riuscito, dove i colossi sfruttano la tecnologia per modellare le nostre aspettative, fino a farle diventare regole.
Ma queste regole tagliano fuori chi lavora in un altro modo.
Le piccole realtà non possono (e non vogliono) competere così
Una piccola azienda, un vivaio artigianale, uno shop come il mio, non ha i numeri per forzare i tempi della natura, né la volontà di farlo.
Ogni pianta viene scelta, seguita, spedita nel momento giusto, con rispetto per il suo ciclo vitale.
Ogni spedizione è una cura, non una corsa contro il tempo.
Ma se il cliente è ormai convinto che tutto debba essere disponibile sempre, e consegnato in un batter d’occhio… allora la vera qualità passa per lenta, e chi lavora con onestà rischia di essere escluso dal mercato.
Ecco perché dobbiamo iniziare a mettere in discussione questa normalità costruita.
Rallentare per scegliere meglio
La verità è che rallentare non significa rinunciare, ma scegliere con consapevolezza.
Una pianta non è un oggetto. È un essere vivente. Non nasce in serie, non viaggia bene in ogni condizione, non può essere "imballata" senza attenzione.
Allo stesso modo, un acquisto pensato, fatto con calma, apre la strada a una relazione diversa tra chi compra, chi vende, e ciò che viene acquistato.
In conclusione?
Frutta fuori stagione e ordini last minute sembrano simboli di progresso.
Ma a ben guardare, sono strumenti nelle mani di pochi per guadagnare molto, mentre i piccoli vengono costretti a rincorrere modelli impossibili.
Io scelgo un’altra strada.
Non ti prometto tutto, subito.
Ti prometto cura, stagionalità, qualità reale.
E se dovrai aspettare un giorno in più, sarà per ricevere una pianta che è arrivata al momento giusto. Per lei, e per te.