Het is menselijk om van planten te houden

È umano amare le piante

È umano amare le piante

L’essere umano su questa terra è un essere imperfetto e, con tutte le sue imperfezioni, è in continua ricerca di miglioramento. Questo avviene a livello personale e, in condizioni normali, anche a livello di specie.

Per le piante – e direi anche per gli animali – questo processo è già avvenuto migliaia di anni fa, senza bisogno dell’intervento umano. Noi, invece, siamo in ritardo, bloccati in cicli influenzati di volta in volta da idioti a cui abbiamo conferito il potere. E quel potere lo usano per farci tornare indietro di centinaia di anni, arrestandoci come civiltà.

Le piante, al contrario, non hanno questo problema: sono soggette a un continuo adattamento alle condizioni ambientali, anche le più catastrofiche. Si adattano persino a noi, mentre noi cerchiamo in loro quella perfezione che non ci appartiene. E proprio perché non l’abbiamo, non siamo nemmeno capaci di riconoscerla in chi già la possiede, come le piante.

Questo vale tanto per la natura selvaggia quanto per le piante che vivono nei nostri appartamenti e giardini. Se solo fossimo più osservatori e imparassimo a immedesimarci nella loro perfetta imperfezione, vivremmo tutti più rilassati. E probabilmente lo sarebbero anche loro.

Tutto questo mi è venuto in mente mentre davo un po’ d’acqua alle mie piante. Essendoci vicino, ho notato che la mia Monstera XXL aveva una piega che non mi piaceva. Stavo per correggerla, poi…

Ho realizzato quanto fosse presuntuoso da parte mia pensare di sapere cosa fosse meglio per lei.

Sì, so molto di piante. Consiglio molte persone e aiuto a evitare errori macroscopici, basandomi su quelli che ho commesso io stesso in passato. Ma se davvero amiamo le piante, dobbiamo accettare anche le loro scelte di vita, quelle che a noi sembrano imperfette ma che per loro hanno un senso.

Troppo filosofico? Forse. O forse è solo il mio rincoglionimento senile. Dovrò fare pace anche con quello.

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